Storia del baseball a Taranto e dintorni...

Storia del Baseball nello Jonio

L’ arrivo del Baseball nella Provincia di Taranto è da ricollegarsi allo sbarco delle truppe americane nella nostra penisola durante le Grandi Guerre che hanno caratterizzato il secolo scorso, questa è una vicenda comune un po’ a tutte quei territori situati in zona strategiche marittime basti pensare  a luoghi come Nettuno, Grosseto, Catania, Rimini dove il Baseball ha conosciuto uno sviluppo notevole, anche a Taranto in una base americana situata nella zona di Viale Magna Grecia venivano giocate dai soldati statunitensi delle partite di Baseball destando curiosità tra i presenti tra cui mio padre, che mi raccontava di queste vicende, del fascino esercitato da quegli insoliti strumenti di gioco quali il guantone, la mazza e quelle “strane” palline, siamo negli anni  ’50 e '60, mio padre mi dice sempre che i giovani tarantini ribattezzavano quel gioco con il nome “Spezzidde” un gioco di strada molto popolare all’epoca e per certi versi collegati fra loro. Il Baseball nasce a Taranto nel 1975, quando un gruppo di ragazzini viene coinvolto, al nuovo sport, da Giuseppe Passariello all’epoca un grande della Pallacanestro tarantina e della  Società Sportiva  Ricciardi. Non sapevano bene  cosa in realtà fosse il Baseball, questo nuovo sport d’oltre oceano ma erano attratti dalla novità,  dalla singolarità delle attrezzature  necessarie per poterlo praticare, la mazza, la pallina, il guantone, dal campo di gioco dalla forma insolita, il “diamante”, dalle decine di regole e situazioni di gioco che rendono questo sport abbastanza singolare, ma anche dalle coloratissime e strane divise da gioco, nonché dalle spericolate performance dei campioni americani apprezzate poi su qualche rara foto. Dopo aver convinto qualche scettico, in verità erano molti, con qualche pallina da tennis ed una mazza da baseball pesantissima, cominciarono i primi palleggi e le prime battute, coinvolti da “Giuseppe” che  dedicava il  tempo disponibile a cavallo dei suoi impegni della pallacanestro.Con il tempo e con entusiasmo contagioso il gruppo lievitò, si ebbe maggiore dimestichezza con il gioco, la Federazione Baseball inviò un po’ di attrezzatura ed a quel punto, nel 1975, nacquero 4 compagini che diedero vita ad un primo torneo intitolato Coppa città di Taranto, al termine del quale si manifestò immediata l’esigenza del confronto con altre realtà più esperte presenti in Puglia. Le squadre divennero due a causa di molti forfeit fisiologici, alla fine rimasero i più convinti che poi crearono due vere Società Sportive, ovvero la LUCCHESI BC TARANTO e la MITEM SUD, anno 1977. Merita una nota di rilievo, durante “l’invenzione” delle due Società Sportive, la straordinaria disinvoltura, a quel tempo, di un gruppo di ragazzi compreso tra i quindici ed i diciotto anni, impegnati nella ricerca della organizzazione e del finanziamento necessari affinché le loro compagini potessero prendere vita, il confronto con gli adulti e le motivazioni a loro prospettate furono sicuramente molto convincenti, ma ritengo fu sorprendente e molto persuasiva l’ entusiasmo messo in campo da gente come Piero Romano e Mimmo Galasso.

 

La Libertas Taranto Baseball e il sogno sfiorato

Dopo l’entusiasmo iniziale arrivano i primi dolori per il nascente sport, infatti la mancanza di una struttura adeguata comincia a pesare sulle giovani società .Due campionati di serie C, 1977, 1978 con risultati confortanti, le partite venivano giocate al Salinella B con grande coinvolgimento dei tifosi, i derbies fra le due squadre erano a dir poco infuocati, epiche la sfida dei lanciatori delle due squadre:Hayworth per la Mitem e Mimmo Galasso per la LIBERTAS davano spettacolo e loro abilità teneva sul filo del rasoio i punteggi di questi match decisi sempre in extremis. In ambito regionali le compagini tarantine godono di grande rispetto, sempre belli i duelli con il Bari di Serino  e stessa sorte toccava per il Matino ed il Cus Lecce. Ma i due campionati  furono sufficienti a far maturare l’idea di unire  le compagini, che nel 1979 si unificarono sotto un'unica bandiera, sotto l'egida della  Libertas Baseball Taranto, squadra davvero forte guidata dall’inossidabile lanciatore Mimmo Galasso  che nel 1980 arrivò allo spareggio per accedere alla serie C1, contro il B.C. Foggia in campo neutro di Bari e perso per pochissimo. Quella contro il Foggia fu una partita avvincente, ricordano i giocatori rossoblù, solo un pizzico di fortuna e magari un po’ di esperienza fece la differenza, da quella promozione comiciò per la squadra foggiana una nuova era, che convinse la Amministrazione Comunale ha costruire la splendida struttura di Via Gramsci in cui ci sono un campo da baseball ed uno da softball, fattore che segnerà un solco con la nascente squadra tarantina. Si ricordano con simpatia le squadre leccesi del CUS Lecce e del B.C. Matino,  il B.C. Bari ed il B.C. Valenzano e la foggiana B.C.Foggia. “Antiche” compagini che hanno arricchito la famiglia del baseball pugliese con i loro dirigenti e atleti; si ricordano in particolare nomi come A. Fuiano il mitico Presidente Regionale scomparso, che aiutò molto la causa tarantina, il Gen. M. Dodde.

Il Baseball in Provincia

Negli anni 80 il baseball cittadino viaggiava a buoni livelli grazie al lavoro della Libertas Baseball Taranto, dopo la promozione sfiorata nel playoff con il  Foggia però la società bimare cominciava ad incontrare una serie di difficoltà, la principale è tristemente attuale, la mancanza di un campo dedicato al baseball, una casa dove ritrovarsi e programmare un lavoro serio e non infilarsi nei ritagli di tempo lasciati dal Calcio. Il fatto di dover giocare in un campo da calcio, toglieva fascino e dignità a questo sport ed atleti che portavano il nome di Taranto nel baseball nazionale venivano e vengono additati come gente che scimmiotta gli americani in un campo da calcio, una serie di problemi dirigenziali e di ricambio generazionale vide la Libertas sprofondare in una situazione di stallo. Diametralmente opposto era il trend in Provincia, infatti lo “ Sport Nazionale Americano” prendeva piede nelle cittadine vicino Taranto. I primi sussulti si ebbero ad Avetrana, già a metà degli anni 80 dei ragazzi giocavano nelle campagne avetranesi con mezzi di fortuna ma ben presto il baseball entrò a far parte del cuore delle cittadina e nel 1989 nacque ufficialmente la Azimut Avetrana Baseball, società storica con alle spalle una decennio di attività con una serie di campionati di serie B e C, la squadra ha espresso valore tecnici apprezzabili, i nomi di Alessandro Calò ed Antonio Pesare erano noti nel baseball nazionale, lo stesso Calò ha calcato con onore i campi della serie A nel ruolo di Lanciatore, il più delicato nel baseball. Anche qui in questa realtà dopo tanti anni di attività e tanta passione profusa sul territorio,tra tutti Michele Saracino, il baseball non ha conosciuto lo slancio definitivo per la mancanza di un vero campo, condizione che alla lunga crea frustrazione nei dirigenti, ma qualcosa si muove nel panorama avetranese ed all’orizzonte si scorge qualche segnale di risveglio. Anche Grottaglie nel finire degli anni 80 conosce il baseball,  il CEFS BC Grottaglie nasce ufficialmente il 12 dicembre 1988 ma già da anni si vedevano ragazzi indossare il mitico guantone e brandire la mazza per battere la pallina, soprattutto grazie all’opera di Piero Amati,professore di Educazione Fisica, con alle spalle diversi campionati di serie A nella natia Firenze, al prof si uniscono l’italo-canadese Tony Liuzzi ed altri desapericidos del baseball tarantino . Nel 1989 un campionato di serie C2 con buoni risultati per essere all’esordio ma ben presto si persero le tracce di questo sodalizio nato con i giusti presupposti ma che ben presto si trovò anch’essa davanti la difficoltà del campo. Una storia davvero interessante è quella del Ginosa Baseball Team, la squadra Di Peppino Piccolo, un uomo di sport come pochi, amante del batti e corri, che tanto ha fatto per questa disciplina nel versante occidentale dello Ionio. La squadra nasce su un suggerimento del piccolo Damiano, figlio del Presidente, ben presto quello che sembrava il capriccio di un bambino si trasforma in 10 anni di attività, con il fiore all’occhiello del settore giovanile, capace di qualificare la squadra cadetti più volte alle finali nazionali, tanti campionati disputati in serie C, nel campo Regina Pacis di Ginosa Marina. A Ginosa arrivarono fior di tecnici, soprattutto i maestri Cubani, tra tutti il vulcanico Fumero Peraza capace di creare bravissimi giocatori, tra tutti Ezio Piccolo, convocato anche nelle nazionali giovanili. Il Ginosa ha continuato la sua attività fino al 2001 poi la debacle delle altre realtà joniche trascino anche questo team nell’oblio, relegandola ad unica squadra in Puglia in serie C con la possibilità di disputare campionati con distanza chilometriche eccessive, condizione che ne decretò ben presto la fine dell’ attività.

Ritorno di fiamma in Città

La gloriosa Libertas Baseball Taranto volgeva al termini degli anni 80, il lavoro egregiamente svolto si era disperso nei meandri delle difficoltà che da sempre circondano il Baseball Ionico. Inconsapevolmente ma quasi contemporaneamente il cuore del baseball cittadino riprendeva  a pulsare, siamo agli inizi degli anni 90,  infatti i reduci della Libertas danno vita ad un nuovo movimento del batti e corri che inizialmente prendeva il nome di nome Dolphins ma che successivamente invece, anche per il patrocinio del nuovosponsor si chiamerà Maran 74 BC. Poco lontano nella base militare di Buffoluto, il comandante Ayroldi, affascinato da questo sport americano cominciava nel tempo libero a tirar fuori i guanti e le palline, ben presto grazie all’interessamento degli altri  militari della base e dei loro figli, si formò un nuovo sodalizio, che prendeva il nome si Red Buns Taranto Baseball, nome che venne mantenuto per poco anche perché, grazie al suggerimento di un americano, il fortissimo Steve Calvano,  spiegò ai neofiti tarantini che la traduzione non era del tutto ortodossa, da qui la decisione di cambiare il nome in MARINERS Taranto BC.

Senza ombra di dubbio questi sono gli anni migliori, il baseball a Taranto vede un crescita esponenziale, le due compagine stimolate dalla rivalità cittadina, si impegnano a fondo per ottenerne la supremazia, i derbies erano infuocati, molto sentiti, storica una partita giocata nella base di Buffoluto dove la partita venne sospesa per mancanza di luce, si era arrivati al 15 inning e nessuno voleva mollare.  C’era una sorta di equilibrio tra le due squadre, i valori si equivalevano, i campionati svolti erano davvero importanti, tanta serie C ma soprattutto 3 campionati di serie B al cospetto di squdre blasonate come Matino, Foggia, Reggio Calabria i Thunders Salerno i derby in Provincia con Avetrana e Ginosa, insomma Taranto a detta del grandissimo e compianto presidente federale ed internazionale, Aldo Notari, rappresentava l’isola felice del Baseball Meridionale, una sicura rampa di lancio verso lo slancio definitivo. All’inizio del nuovo millenio, dopo numerose battaglie, epica quella vinta dai Mariners sotto la neve nel campionato primavera del 96, i match in serie B con molti spettatori e i valzer di giocatori da una squadra all’altra che provocò non pochi problemi, le due società accomunate dal sogno della serie A e da una amministrazione comunale che aveva promesso il campo destinando un’area al ballpark tarantino, decise di sottorrera l’ascia da guerra e di intraprendere una strada insieme. Il nome resta unico, ovvero Mariners Taranto BC ma le due anime si fondono, arrivano importanti risultati sotto la guida tecnica del venezuelano Rafael Motolese, i tarantini sono competitivi su tutti i fronti ma la Federazione imponeva l’obbligatorietà di avere un campo da baseball, cosa mai vista a Taranto ed allora il ritorno in C, arrivò una clamorosa qualificazione alla Final Four di Coppa Italia di serie C, una grande trasferta a Parma, dove i tarantini per la prima volta giocarono una partita in notturna, un’ emozione colossale al cospetto del Collecchio formazione storica parmense, culla del baseball nazionale. I giocatori tarantini crescevano  sempre più , talenti come i lanciatori Guida, Morrone, Micocci, Morales oltra alla solidità offensiva dei fratelli Maggio, Mario e Francesco Raffo, Alex Lupo, Walter Morano cresciuti a pane e pelota, si la pelota è il nome spagnolo, infatti in quegli anni sbarcarono in riva allo Jonio i maestri sudamericani. 

I Cubani Alfredo Fumero Peraza coach del Maran, Ruben Sordo Ocampo ad Avetrana, il maestro Gursimento a Ginosa mentre i Mariners si affidavano alla leggenda venezuelana Rafael  Torrealva  Motolese. Le premesse per il salto di qualità c’erano tutte, mancava soltanto una cosa, il tanto agognato Campo, che puntualmente non arrivò decretando la parbola discendente del baseball Ionico, e dirigenti storici come Mario Guida, Piero Romano, Enzo Morano  gente che avevo speso tutto per il baseball si trovarono di fronte scoramento e delusione. Nel 2001 le ultime soddisfazioni, ovvero la convocazione di due giocatori per le selezioni universitarie nazionali, Antonio Maggio e Walter Morano gareggiarono e vinsero con la selezione Centro-Sud il campionato nazionale insieme a gioctori di serie A quali  Riccardo De Santis, oro all’europero 2010 e due anni nei Baltomore Orioles in MLB!!! Dopo 10 anni di attività, di aggregazione e dopo aver portato il nome di Taranto in giro per l’ Italia questi ragazzi conobbero l’onta della radazione, nell’indifferenza totale delle autorità componenti che sperperavano i soldi dei cittadini nella maniera più spregevole e non trovava le risorse per un movimento che contava 100 iscritti. Ma come nelle migliore delle tradizioni, quando una passione viente portata di generazione in generazione, quei ragazzini delusi del 2002 hanno rifondato una nuova squadra, la ASD Tritons Taranto Baseball Softball nasce il 26 ottobre 2009 , una società di giovanissimi guidati da un profondo amore per questo sport, dapprima il riassetto societario, la strenua lotta per trovare uno spazio dove allenarsi, molte volte anche per strada o nei parcheggi dei mercati , insomma una situazione di emergenza che però non limita l’entusiasmo anzi lo alimenta e lo esalta da qui la decisione di partecipare alle serie C nazionale 2010, quest’anno si replica per fortuna adesso parliamo di presente con la speranza di poterne parlare anche in Futuro.