Storie

Il primo torneo amatoriale

Softball slowpitch tra narrativa ed emozioni

01.01.2016

Ieri sera si è disputata, presso il CS Tramontone di Taranto, la partita inaugurale del torneo UISP "Hit& Run" di baseball/softball amatoriale, organizzato negli scorsi mesi dalla ASD Tritons con l'esclusivo obbiettivo di far conoscere il baseball alla cittadinanza, promuovendo così il valore dello sport a livello sociale. Ecco il racconto in prima persona di Marco "Gino" Costante, esterno della prima squadra dei Tritons, e uno dei protagonisti di questo inedito evento sportivo cittadino.

CS Tramontone, interno spogliatoi, ore 19:10. A cambiarsi, attorno a me, ci sono almeno quattro generazioni di baseball nella Città dei Due Mari. Ci sono, ad esempio, i piccoli Mario Bruno e Checco Ruocco, rispettivamente classe 2002 e 2003, entrambi militanti nella categoria Allievi; ci sono anche Biagio Chirulli e Mimmo D'Andria, classi '99 e 2000, reduci dalla loro stagione di debutto in Serie C Nazionale; proprio accanto a me vedo Andrea Albanese e di fronte a lui Aldo Alabrese, da anni i primi due a essere nominati dagli arbitri FIBS "ogni maledetta domenica" durante l'appello prima delle partite di campionato; ci sono infine altri, come Domenico Brisci e Tony Liuzzi, le età dei quali non riporto per rispetto e deferenza, ma che mi sento senz'altro di definire storia vivente del batti&corri a Taranto.

 

Mentre nello spogliatoio accanto anche le donzelle Annamaria Linoci e Ilenia Viola si preparano alla battaglia sul diamante, l'atmosfera che si respira è di rara piacevolezza, un po' da partita di calcetto, un po' da rimpatriata in stile 'Compagni di scuola' di Carlo Verdone: si alternano abbracci a battutacce sugli acciacchi comminati dal tempo e sul nuovo look yuppie di qualche compagno.

Ecco finalmente entrare il presidente Antonio Maggio con uno scatolone tra le mani. Al suo interno, le sgargianti divise delle due formazioni che di lì a poco si affronteranno nell'opening game del primo torneo di softball amatoriale in città: Mussels contro Clams, Cozze contro Vongole, Rossi contro Blu, Sapidità contro Dolcezza. Ovviamente per il sottoscritto, che all'anagrafe non è registrato come Yoenis Cespedes, indossare una nuova divisa fa tornare alla mente i tempi dell'infanzia, quando bastava davvero solo una bella uniforme per sentirsi motivati a stare sul campo come se non contasse nient'altro.

Con questo coacervo di emozioni strappalacrime alle 19:30 si scende sul diamante, come al solito appositamente ricavato da un campo da calcio, per opera di qualche anima pia come, in questo caso, quella di Paolo Diana, prodigatos nei minuti precedenti la partita a perpetrare questo "miracolo sportivo", puntualmente e forzatamente reiterato da anni a Taranto. In ossequio alle tradizioni a Stelle&Strisce e alla presenza delle autorità UISP ( Unione Italiana Sport per Tutti ), patrocinanti il torneo, si procede prima di tutto al lancio inaugurale. Palla affidata alle mani sicure del dirigente UISP Peppe Scarciglia: caricamento, rilascio e lodevole sassata che finisce senza fronzoli nel guanto di Mario Falla, capitano, stakanovista e opinion leader dei Clams. Applausone generale, sorrisi e video post su Facebook a sugellare il momento. 

Peppe Scarciglia Uisp Taranto ed Antonio Maggio Presidente Tritons

 

Archiviate queste amenità, può cominciare il match sotto la vigile quanto discussa direzione arbitrale del vicepresidente dei Tritons, Luca Augenti. I giocatori appaiono sorprendentemente in campana fin dalle prime battute. Gli inning scorrono veloci come le parole che Alexis Despaigne, lanciatore dei Mussels, in pieno spirito agonistico cubano, rivolge ai suoi compagni a ogni minima disattenzione. Più pacato il comportamento dell'altro cubano in maglia rossa, Yumil Castro, autore comunque di un'ottima prova in attacco. Tony Liuzzi, nelle file dei Clams, si rende protagonista di una lunga serie di eliminazioni su  palle rimbalzanti di sua competenza, sfoggiando una condizione degna dei suoi giorni come ragazzino nelle strade della Montreal degli Expos, salvo poi farsi eliminare da una improbabile palombella di Despaigne, discutibilmente chiamata strike dal direttore di gara. Il professor Brisci, tra versacci, interiezioni e denunce per lo smarrimento di un ginocchio, regala valide ed emozioni ai suoi Mussels. Il suo compagno, nonché DH e contabile dell'ASD Tritons, Alessandro Calò, con alcune giocate di rara finezza, mostra di condividere coi ragionieri di fantozziana memoria solo il mestiere e di poter essere ancora un validissimo giocatore per la prima squadra. È Capitan Falla ad aggiudicarsi la "top play of the match", raccogliendo di controbbalzo in backhand una palla diretta nel gap tra terza base e interbase e, presto-fatto, destinandola a silurare il battitore in prima base. Sconforto tra i presenti, costretti a sorbirsi per il resto della serata le vanterie dell'interbase tarantino. Tra i debuttanti assoluti, si segnalano le clamorose battute valide di Matteo D'Urso e Michele Coda, due ragazzi abituati la domenica a indossare le canotte della Domiti La Pinta e attaccare il canestro sui campi della Promozione FIP. 


 

Per concludere, il risultato finale, dopo 6 inning giocati, è stato di 13-6 a favore dei Mussels, che balzano così in testa alla classifica del torneo. Ma, per quanto possa suonare retorico, i veri vincitori sono stati lo sport del softball, capace di coinvolgere tutti, compreso chi era a digiuno pressoché totale di batti&corri, in una esperienza indiscutibilmente divertente, e l'ASD Tritons che ha regalato una nuova opportunità e un inedito evento a una città, come Taranto, spesso vittima di un immobilismo radicato in ogni settore della società. Il torneo è appena cominciato e tutti i partecipanti all'opening game, me compreso, si sono detti ansiosi di tornare a calcare il campo il prossimo Giovedì, quando si sfideranno per la seconda giornata Clams e Fried Squids: non potrà mai essere emozionante come un "derby della frutta di mare" – certo -  ma sono sicuro che ne vedremo comunque delle belle sul diamante.

 

Marco Costante 

 

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